Uomo politico spagnolo. Laureatosi in Giurisprudenza a Madrid, nel 1979 aderì ad Alleanza
popolare (AP), partito conservatore in cui svolse la sua carriera politica e nelle cui
fila fu deputato dal 1982 al 1986. Presidente della regione autonoma di Castiglia e
León dal 1987 al 1989, nel 1990 ottenne la presidenza del Partito popolare (PP), nuovo
nome assunto da Alleanza popolare dopo la sua rifondazione. Dopo oltre dieci anni di
predominio socialista, il Partito popolare si affermò alle elezioni del 1996 e
A.
divenne capo di un Governo nel quale entrarono anche i nazionalisti catalani. In seguito
alla dichiarazione di cessate il fuoco dell'ETA nel settembre 1998 e alla vittoria
dei nazionalisti alle elezioni per rinnovare il Parlamento basco,
A. avviò con il
movimento separatista un dialogo finalizzato al raggiungimento della pace, dopo anni di lunghi
e sanguinosi conflitti che avevano contrapposto il Governo spagnolo alle Province Basche.
Europeista convinto, riuscì a portare la Spagna in Europa (1998), raggiungendo i requisiti
richiesti dal Trattato di Maastricht. Nell'aprile 2000 confermò la sua leadership, ottenendo
la maggioranza assoluta nelle elezioni politiche. Nei confronti della crisi che
contrappose Stati Uniti e regime iracheno, sfociata in conflitto il 20 marzo
2003,
A. si schierò apertamente per un intervento armato in Iraq, divenendo
uno dei più stretti alleati del presidente statunitense Bush. In ambito
europeo, opponendosi al sistema di voto a doppia maggioranza proposto dai "grandi",
rese di fatto impossibile un accordo tra i membri Ue e la messa a punto di una
nuova Costituzione. Non si presentò alle elezioni del marzo 2004, che furono vinte dal
leader del Partito socialista José Luis Rodríguez Zapatero (n. Madrid 1953).
José Maria Aznar